giovedì 18 gennaio 2018

"Ancora fischia il vento e infuria la bufera". Una mozione antifascista da votare subito

Ci  inquieta il moltiplicarsi anche a Calcinato di scritte e manifestazioni che si richiamano ai tempi lugubri e macabri della dittatura fascista. Ci indigna che possano continuare indisturbate a seminare panico, rancore e disinformazione. E' giunto il momento di fermarle!
Per questo Bene Comune ha presentato per il prossimo consiglio comunale una “mozione antifascista per l'aggiornamento del Regolamento Comunale per l'utilizzo delle Sale Civiche”.
Scritta dal capogruppo Ennio Allegri, è ora sul tavolo del sindaco Marika Legati.
Preoccupato per l'allarmante recrudescenza sul territorio di espressioni scritte e verbali che esaltano espressamente il fascismo e per il drammatico proliferare sul web di manifestazioni e prese di posizione che si richiamano al regime fascista”, Bene Comune osserva che nel Regolamento comunale per la concessione in uso delle sale civiche comunali attualmente in vigore non vi è alcun richiamo alla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana che “vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”.
“Né - sottolinea Allegri - nel modulo di richiesta per l’uso delle sale civiche viene evidenziata la responsabilità del richiedente e la sua perseguibilità secondo quanto previsto dalla legge Mancino, che punisce 'chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi ovvero chi incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi'”.
La richiesta è chiara: “sia vietato l'utilizzo delle sale civiche a gruppi e persone che perseguano la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, ovvero diffondano in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incitino a commettere o commettano violenza o atti di provocazione alla violenza o atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
“Ciò - conclude la mozione - al fine di salvaguardare il territorio e la comunità da abusi da parte di gruppi o organizzazioni che operano in violazione dei valori e dei principi a cui la nostra comunità civile si ispira, in difesa dei quali molti nostri concittadini hanno sacrificato la giovinezza, la salute e finanche la vita”.
Quanto dovremo aspettare per poter esigere l'applicazione di una  chiara disposizione costituzionale e di una precisa legge dello Stato?  

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