sabato 16 aprile 2016

Oggi l'addio a Pietro Pinna

Oggi a Firenze gli amici e i compagni daranno l'ultimo saluto a Pietro Pinna, morto mercoledì scorso a 89 anni.
Primo obiettore di coscienza politico nell'Italia del dopoguerra, Pinna era nato a Finale Ligure nel 1927 ed ha speso la sua vita per la costruzione della nonviolenza organizzata.  Dopo gli anni di carcere militare a cui fu sottoposto per il suo rifiuto del servizio militare obbligatorio, si impegnò attivamente per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza. Dopo la prima Marcia Perugia-Assisi del 1961 divenne il più stretto collaboratore di Capitini, con il quale nel 1962 fondò il Movimento Nonviolento e nel 1964 la rivista Azione nonviolenta, della quale è stato fino alla morte direttore responsabile. 
Pietro Pinna ha avuto sempre chiaro che non si può sconfiggere la guerra senza eliminarne lo strumento che la rende possibile, gli eserciti. E in questo impegno per la nonviolenza specifica - fatto di disobbedienze civili, marce antimilitariste, azioni dirette nonviolente per il disarmo unilaterale - è stato sempre coerente e rigoroso, soprattutto con se stesso, e sempre aperto all'incontro con l'altro nella ricerca della verità.

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