lunedì 25 aprile 2016

Finché dura la memoria, oggi a Desenzano

Oggi pmeriggio alle ore 15 prende avvio da piazza Malvezzi a Desenzano del Garda il tour dei luoghi della Repubblica sociale italiana organizzato da Anpi e Aned e guidato dal prof. Gaetano Agnini del Centro studi Guido e Alberto Dalla Volta. 
Partendo da Piazza Malvezzi, lo storico porterà i visitatori al Monumento alla Resistenza di Piazza Cappelletti e poi illustrerà, fra le altre, le presenze nella cittadina benacense di siti quali l'Albergo Mayer (che ospitò dal '43 al '45 l'Alto Comando delle SS in Italia, diretto dal famigerato generale Wolff, regista in quel biennio di tante atrocità nella nostra provincia e in quelle vicine), la Palazzina Polidoro-Ostali (allora sede dell'Ispettorato della Razza, la centrale operativa della persecuzione antisemita negli anni più feroci dell'Olocausto, dove venivano custodite le schedature di tutti gli ebrei italiani, censiti a partire dalle leggi razziali del 1938), Villa Dalla Volta (da cui partirono per il campo di sterminio di Auschwitz i fratelli Guido e Alberto, quest'ultimo indicato come “l'amico Alberto” da Primo Levi nel romanzo autobiografico “Se questo è un uomo”.
“Con questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - intendiamo non solo far conoscere la storia ma soprattutto trarne insegnamenti sualcuni aspetti fondamentali dell’ultimo fascismo che, al tempo della Rsi, aveva “occupato” in particolare i paesi sul lago. Desenzano, alla fine del 1943, venne “occupato” da una serie di strutture che da Roma si erano trasferite sul Garda per dar vita alla Rsi, mentre altre presero sede nei paesi disseminati nell’area gardesana. L’organizzazione di quel piccolo stato, da parte fascista, ebbe come perno Brescia, mentre l’apparato nazista gravitò su Verona e il punto d’incontro era proprio focalizzato a Desenzano. Non ne andiamo fieri, anzi, l’opposto e ci chiediamo come e perché questa storia sia stata tenuta nascosta e ci poniamo prima di tutto questa domanda: quanti conoscono in profondità, quanti sono al corrente dei tanti misfatti organizzati dalla Rsi? Con l’itinerario storico vengono rivelate vicende scomode, accantonate, volutamente tenute nascoste che devono essere viste nella giusta luce e lette affinchè la verità ci porti a comprendere la triste eredità del fascismo. E’ un mezzo per cercare di capire, toccando cinque punti cardine, gli errori del passato: ci servirà per costruire, con l’impegno di ognuno, la Repubblica Italiana in una visione europea”.
La partecipazione è gratuita. Informazioni e iscrizioni al 328.8731039.

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