martedì 19 gennaio 2016

Vile aggressione al sindaco: il suo racconto

Un episodio assai inquietante è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì nell'atrio d'ingresso del municipio di Calcinato, dove una persona extracomunitaria, un 40enne di nazionalità marocchina, ha aggredito il sindaco Marika Legati.
 “Verso le ore 17.30 mi stavo recando alla seduta della commissione per le pari opportunità ed entrando in municipio stavo salutando all'ingresso una dipendente comunale dell'ufficio servizi sociali che aveva appena terminato la propria giornata di lavoro” racconta il primo cittadino.
Approfittando dell'apertura delle porte automatiche - spiega - questo signore si è catapultato dentro e ha iniziato a recriminare con la dipendente, sottolineando fra l'altro che a degli altri soggetti venivano erogati contributi e a lui no”.
Visto che alzava sconsideratamente la voce - prosegue - sono intervenuta pregandolo di abbassare i toni e invitandolo a uscire poiché gli uffici a quell'ora erano chiusi. Lui mi ha riconosciuta, ha alzato ulteriormente la voce, è giunto a sfiorarmi il viso con il suo, gridandomi ripetutamente minacce, agitandosi e urlando che mi faceva fuori”.
Immediatamente - ricorda il sindaco - sono corsa via imboccando il corridoio che porta all'ufficio della polizia locale, dove mi sono rifugiata mentre lui mi inseguiva. Fortunatamente all'interno c'erano tre agenti che sono intervenuti subito e l'hanno bloccato mentre lui continuava a inveire”.
Questa persona – osserva Legati - è stata sfrattata l'anno scorso da un alloggio di prima accoglienza dove viveva da ben 7 anni (nonostante il carattere temporaneo di strutture abitative di questo genere) in stato di morosità. Da sedici anni è un individuo ben conosciuto e aiutato dai nostri servizi sociali e in passato io stessa con lui ho fatto diversi colloqui per cercare di capire e risolvere i suoi problemi, noti da tempo anche alla polizia locale”.
L'uomo è stato rilasciato poco dopo il fermo e in serata il sindaco ha sporto nei suoi confronti “denuncia alla polizia locale per minacce e aggressione a pubblico ufficiale”.
Presto diffusasi in paese, la notizia ha suscitato vivo sconcerto nella cittadinanza. Da parte nostra esprimiamo la nostra solidarietà a Marika Legati per l'ignobile violenza subita e la nostra più ferma condanna nei confronti dell'inqualificabile gesto, auspicando che la tensione da esso creata all'interno della comunità possa presto stemperarsi in un clima di confronto pacato, sereno e proficuo al servizio del bene di tutti. 

Nessun commento:

Posta un commento