Il servizio comunale di raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani, avviato a Calcinato l’11 febbraio scorso dalla società Garda Uno, suscita già le prime proteste da parte di un nutrito gruppo di cittadini le cui abitazioni o unità produttive o commerciali sorgono in zone private, dove gli automezzi addetti non entrano, costringendo i cittadini a percorrere, con i contenitori, tratti più o meno lunghi di andata e ritorno dai punti di raccolta.
Costituiti in comitato, questi cittadini hanno
avviato una raccolta di firme in calce a una petizione popolare al sindaco
Marika Legati e all’assessore ai lavori pubblici Nicoletta Maestri, nella quale
osservano come "la posizione assunta dalla società Garda Uno che dovrebbe
offrire il servizio e dal Comune sta creando un disservizio per i cittadini”.
”Depositare i contenitori dei rifiuti
differenziati nei luoghi pubblici indicati dai vostri operatori – scrivoo - è
sovente poco praticabile, antiestetico, antiigienico e pericoloso per il
traffico veicolare e ciclopedonale. Oltre a ciò abbiamo il fondato sospetto che
potrebbero verificarsi danneggiamenti e/o furti di tali contenitori,
costringendo i cittadini danneggiati e/o derubati a procedere all’acquisto a
proprie spese di altri contenitori”.
I firmatari spiegano inoltre che “la soluzione
proposta dal Comune per la raccolta delle frazioni verdi comporta oneri
aggiuntivi per l’acquisto dei contenitori richiesti da Garda Uno e/o un disagio
aggiuntivo per il conferimento all’Isola Ecologica di via Baratello”.
La richiesta è chiara: “che il prelievo venga
effettuato veramente ‘porta a porta’, sia per evitare l’insorgere dei problemi
sopra illustrati, sia in considerazione del fatto che noi tutti paghiamo
regolarmente la tariffa di igiene ambientale a fronte di un servizio che, allo
stato attuale delle cose, non può essere considerato tale ma risulta
notevolmente peggiorativo rispetto alla situazione precedente. Per quanto
concerne la raccolta delle frazioni verdi, chiediamo altresì che vengano
lasciati in posizione gli attuali cassonetti”.
“Nella mia zona, attigua alla provinciale 28”
racconta Annarosa Quinzani, una di questi cittadini – son venuti a controllare,
comunicandoci di lasciare i rifiuti con relativi secchi accanto alla muraglia
che affaccia su via XX settembre. Ma la soluzione appare poco praticabile:
nella zona sono presenti circa 15 famiglie e nel giorno di raccolta di umido,
secco e vetro insieme potrebbero accumularsi una trentina di contenitori a cui
si aggiungono i sacchi del secco, con le conseguenze di scarsa igienicità
facili da prevedere. Inoltre, l’area indicata è ristretta e, l’uscita dalla
stradina è già difficoltosa, per scarsa visibilità, quando è sgombra”.
“Se si considera che la serata di venerdì
coincide con un afflusso in zona di un gran numero di persone che si dirigono
nelle sale da ballo – sottolinea - risulta facile comprendere che oltre ai
problemi su esposti si aggiunge il fondato sospetto che potrebbero verificarsi
furti di contenitori”.
“Crediamo che il nuovo sistema di raccolta
potrà avere successo solo se dai
cittadini verrà accettato, condiviso e
percepito come servizio al singolo e alla comunità – conclude Quinzani - altrimenti rischierà di trasformarsi in una
inutile, quando non dannosa, fonte di problemi”.
Gli interessati a ricevere il modulo per la raccolta possono scriverci a linea.indipendente@hotmail.it.
Nessun commento:
Posta un commento