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"Ogni popolo merita il regime che sopporta"
70 anni fa a Monaco di Baviera venivano ghigliottinati dai nazisti tre ragazzi sui vent'anni. Rendiamo omaggio a Christoph Probst, Hans Scholl e Sophie Scholl pubblicando il primo volantino del loro gruppo di azione nonviolenta, La Rosa Bianca.
"Non c'è
nulla di più indegno per un popolo civile che lasciarsi 'governare',
senza alcuna opposizione, da una cricca di irresponsabili dominati dai
propri istinti. Non è forse vero che ogni onesto tedesco oggi si
vergogna del suo governo? E chi di noi ha idea delle dimensioni
dell'infamia che un giorno cadrà su di noi e sui nostri figli, quando
sarà caduto il velo dai nostri occhi e saranno venuti alla luce i
crimini più orribili, infinitamente superiori ad ogni misura? Se il
popolo tedesco è già così corrotto e deteriorato nella sua più intima
essenza, da rinunciare, senza alzare neppure una mano e in una
sconsiderata fiducia nella discutibile legittimità della storia, al bene
supremo che un uomo possiede e che lo
eleva al di sopra di ogni creatura, ovvero alla libera volontà; se
rinuncia alla libertà dell'uomo di intervenire sul corso della storia e
sottoporlo alle proprie decisioni razionali; se i tedeschi, così privi
di ogni individualità, sono ormai diventati una massa tanto insulsa e
vile, allora davvero meritano la rovina.
Goethe parla dei
tedeschi come di un popolo tragico, simile agli ebrei ed ai greci, ma
oggi esso sembra piuttosto una mandria, insignificante e priva di
volontà, di adepti, privati, negli strati più profondi, del proprio
midollo e rapinati della propria essenza, pronti a lasciarsi condurre
alla rovina. Sembra così, ma non è così; piuttosto, con una violenza
lenta, ingannevole e sistematica, ogni singolo è stato indotto in una
prigione spirituale e solo quando ci si è trovato incatenato, è divenuto
consapevole della sventura. Solo pochi hanno riconosciuto la rovina
imminente, ed il premio per i loro eroici avvertimenti è stata la morte.
Occorrerà parlare ancora del destino di questi uomini.
Se
ognuno aspetta che sia l'altro ad iniziare, i messaggeri della Nemesi
vendicatrice si avvicineranno sempre di più, senza limiti, e allora
anche l'ultima vittima sarà stata gettata senza senso nelle fauci del
demone insaziabile. Per questo, in quest'ultima ora, ogni singolo,
consapevole della propria responsabilità come consociato della civiltà
cristiana e occidentale, deve opporsi finché può, lavorare contro il
flagello dell'umanità, contro il fascismo e contro ogni sistema di Stato
assoluto simile ad esso. Fate resistenza passiva - resistenza -,
ovunque vi troviate, impedite che questa ateistica macchina da guerra
continui a funzionare, prima che sia troppo tardi, prima che le ultime
città diventino, come Köln, un cumulo di macerie e prima che l'ultima
gioventù del popolo sparga il suo sangue per l'arroganza di un essere
subumano. Non dimenticate che ogni popolo merita il regime che sopporta.
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