martedì 6 dicembre 2011

Mercoledì 7 dicembre il Movimento nonviolento ricorda la morte di Saidou

A un anno dalla morte, mercoledì 7 dicembre il Movimento nonviolento commemora, con una manifestazione silenziosa in Piazza Rovetta a Brescia, Elhdy Saidou Gadiaga, il 36enne senegalese, in Italia da circa 15 anni, morto domenica 12 dicembre 2010 dopo che era giunto d’urgenza in ospedale dalla caserma dei carabinieri di piazza Tebaldo Brusato.
“In caserma è stato male, gli hanno aperto le porte della cella inutilmente” ricorda Adriano Moratto. “I soccorsi sono arrivati troppo tardi. E’ stato arrestato, in base alla legge Bossi-Fini e al pacchetto sicurezza del 2009, soltanto perché privo dei documenti per il soggiorno regolare in Italia. Se fosse stato fermato 13 giorni dopo, non avrebbero potuto arrestarlo perché con colpevole ritardo l'Italia il 24 dicembre ha recepito la Direttiva Europea in materia di rimpatri del 2008”.
“Elhdy Saidou Gadiaga non aveva commesso alcun reato” osserva. “Aveva semplicemente perso il lavoro: si è trovato così, con un permesso di soggiorno scaduto, come altri 684.413 stranieri nel corso del 2010 e mesi fa era stato colpito da un provvedimento di espulsione per immigrazione clandestina”. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte della magistratura.
L’appuntamento di mercoledì, a partire alle ore 18, estende la solidarietà a tutti i migranti che quotidianamente attraversano il Mediterraneo per cercar fortuna in Europa.
Per informazioni e adesioni si può telefonare ai numeri 347.8640893 o 339.6243617 oppure inviare una e-mail all’indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it.

Nessun commento:

Posta un commento