È un no netto ed inequivocabile, quello pronunciato dal Comune di Calcinato sul fronte discariche. Rispetto alla nuova procedura di valutazione ambientale strategica relativa alla modifica del programma regionale di gestione dei rifiuti, giovedì scorso la giunta municipale ha approvato all’unanimità una delibera sulla “revisione dei criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero rifiuti”.
“Il territorio comunale di Calcinato - si legge nella delibera - è gravato da molteplici impatti derivanti da discariche e impianti di trattamento rifiuti, quali una discarica di rifiuti solidi urbani autorizzata con capacità superiore a 2 milioni e 500 mila tonnellate, diverse discariche di inerti, di cui l’ultima autorizzata alla ditta Cava Calcinato srl è in fase di ultimazione, una discarica per il conferimento di rifiuti speciali di un milione e 300 mila m³, un impianto di trattamento fanghi gestito da una impresa tristemente nota alle cronache recenti, un’azienda che si occupa dei servizi di trasporto e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non, un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi autorizzato su una discarica esistente”.
Evidenziando che “l’indice di pressione ambientale localizzativo del territorio comunale supera ampiamente il limite di 160 mila m³ di rifiuti per km², come definito dalla D.G.R. n. 7144 del 2 ottobre 2017” sottolinea che “il Comune di Calcinato ha sostenuto negli anni un peso infrastrutturale e ambientale significativo, che ha inciso negativamente sulla qualità della vita e sulla sostenibilità del territorio: • è attraversato dalla tangenziale Brescia-Verona, dalla autostrada A4 “Serenissima” e dalla linea ferroviaria Brescia-Verona, è attualmente interessato dai cantieri della nuova linea ferroviaria TAV la cui conclusione è prevista per il 2026. Questi lavori, in corso ormai da anni, comportano un aggravio quotidiano per la comunità: traffico pesante in aumento, deviazioni e restringimenti stradali, maggiori emissioni inquinanti e rumorose. Il paese vive, di fatto, ‘sotto scacco’ per la presenza costante dei mezzi di cantiere. La cantieristica e il progetto stesso di questa grande infrastruttura hanno profondamente alterato la morfologia del territorio comunale, modificandone l’equilibrio ambientale e paesaggistico.
L’amministrazione comunale chiede pertanto “che nella revisione del Programma Regionale vengano adottati criteri localizzativi escludenti per il territorio di Calcinato, già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale e infrastrutturale ed esprime parere contrario all’autorizzazione di nuove discariche, all’ampliamento di impianti esistenti e alla realizzazione di ulteriori impianti di trattamento rifiuti di qualsivoglia tipologia”.
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