lunedì 4 aprile 2022

Forsu a Bedizzole: le prime reazioni

Mercoledì scorso la Conferenza di Servizi ha dato il via libera al progetto di A2A di un ennesimo impianto per il trattamento della forsu (cioè la frazione umida dei rifiuti domestici) della nostra provincia di Brescia, finalizzato alla produzione di biometano, decisione che non è piaciuta al Comitato Cittadini, ad Ambiente Futuro Lombardia e al Laboratorio Ambiente, i quali ricordano il “permanere di tutte le criticità che portarono alla prima bocciatura del progetto”.
Gli ecologisti si soffermano poi sulle prescrizioni richieste dalla Provincia che - spiegano – “riguarderanno la viabilità, totalmente non idonea a sostenere il nuovo ennesimo impianto e le espropriazioni dei terreni, non ancora effettuate”.
Secondo loro “non si è tenuto conto del parere molto critico di Arpa, che evidenzia come l’atteggiamento cautelativo avrebbe dovuto essere prioritario per la valutazione della sostenibilità del nuovo impianto. Nemmeno sono state tenute conte dalle indicazioni resa da Ats, in cui si legge che ‘si ritiene necessario che codesta spettabile Amministrazione tenga in debito conto le osservazioni presentate dai singoli cittadini, dai Comitati di Cittadini, dalle Associazioni ambientaliste, dal Comune di Calcinato in merito all’Impatto Cumulativo delle emissioni in atmosfera e delle emissioni odorigene derivanti dall’attività oggetto della presente pratica e dalle attività in essere e già autorizzate in zona’”.
Non sembra inoltre aver pesato “né la severa compromissione del territorio sotto diversi punti di vista rispetto ad altri, né le palesi contraddizioni nello studio di localizzazione presentato da A2A”.
Nei prossimi giorni i tre comitati ambientalisti - che si dicono “pronti al ricorso al Tar e a denunce alle Autority e alla magistratura” - chiederanno un incontro al sindaco di Calcinato Nicoletta Maestri, l’unica ad esprimere in Conferenza dei Servizi un parere contrario al progetto autorizzato dalla Provincia.

Nessun commento:

Posta un commento