Non
abbiamo mai pensato che la partecipazione politica si esaurisca nella
espressione di un voto alle elezioni. Lavoriamo da diversi decenni ogni giorno per migliorare la qualità dell'ambiente, del lavoro, della salute e
della vita delle persone che abitano il pianeta.
Preoccupati
dalla crescente sfiducia nell'impegno e dalla forte inclinazione ad
astenersi, invitiamo però tutte e tutti a recarsi alle urne il 4 marzo, compiendo un
piccolo atto di resistenza umana contro il progressivo affermarsi di
un fascismo nuovo e drammatico, che non ha più bisogno del
manganello per imporre la propria dittatura, che coniuga il
capitalismo con la telecrazia e il razzismo con lo sfruttamento.
Anche nelle urne è necessario rafforzare la voce di chi in Parlamento ha
lavorato con serietà e coerenza contro la guerra, per la fuoriuscita
dal sistema capitalista e dai suoi progetti di oppressione e di
morte, per la difesa delle pensioni, della scuola e della sanità per
tutti, per la liberazione del lavoro dallo sfruttamento, per la
salvaguardia dell'ambiente e per la valorizzazione della cultura
popolare.
Insomma,
posti di fronte al diritto-dovere del voto, crediamo sia giusto
affrontarlo con serietà, coraggio e determinazione. Consapevoli
che il 5 marzo riparte entusiasmante il viaggio lungo le
imprevedibili strade del mondo, per accrescervi in letizia pace,
giustizia e libertà.
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