mercoledì 5 aprile 2017

Vent'anni fa moriva Allen Ginsberg

Per ricordare il grande scrittore americano pubblichiamo un'inedita poesia scritta quel giorno.

E così anche Ginsberg se n'è andato.
Il suo viso dolce e decadente
sta facendo il giro dei canali tivù
mentre il solito maleducato Dylan
dal vecchio stereo arrugginito
scatarra i suo versi in melodie blu.

Lo scaffale gronda di necrologi
ritagliati dai giornali di mezzo mondo.

Impilati in alto sulla libreria
stanno in lutto Jukebox all'idrogeno,
Mantra del Re di Maggio, Primi Blues,
La Caduta dell'America, Diario Indiano.
Allen Ginsberg,
mentore dei miei sedici anni
sulle strade di Kerouac.

Allen Ginsberg,
con i tuoi salmi ebrei per la mamma
e i fiori freschi per la polizia.

Allen Ginsberg,
perché il tuo urlo non ha fermato
la voglia di fare la guerra?

© Flavio Marcolini

Nessun commento:

Posta un commento