martedì 16 maggio 2017

Un manifesto sbilanciato

Domani sera in municipio la maggioranza presenta il bilancio approvato dal consiglio comunale il 29 marzo. Fino a poco tempo fa era buona norma illustrarlo alla cittadinanza prima della approvazione, per raccogliere suggerimenti e proposte; ora si preferisce arrivare alla gente solo a cose fatte, con manifesti aggressivi affissi nelle bacheche dei partiti che sostengono la Giunta.   
Bene Comune non è un partito e non "boccia la persona". Noi non ci stiamo a passare per l'opposizione ideologica e pregiudizievole che dice sempre "no". Quando le proposte della maggioranza ci sono parse condivisibili le abbiamo approvate senza remore: non ci interessa il bene di un parte (che si chiami Forza Italia, Lega Nord, Pd o M5S), non per niente ci chiamiamo Bene Comune.
Oltre a cercare di costruire ponti e non muri fra i diversi gruppi consiliari, facciamo proposte precise (nell'ultimo consiglio comunale, per esempio, è passata all'unanimità la nostra mozione per aprire i locali della stazione ai gruppi di volontariato), lavoriamo pazientemente a fare sintesi delle varie idee in campo o a migliorare le proposte della maggioranza, cerchiamo la collaborazione di tutti.
Quando in consiglio comunale prendiamo la parola per fare richieste scritte e orali, non lo facciamo per polemizzare, ma per chiarire dubbi o approfondire le informazioni che abbiamo.
Il nostro voto contrario è sempre stato manifestato nel pieno rispetto delle persone e del loro ruolo. 
Per quanto riguarda il bilancio comunale, quando ci è stato consentito dalla maggioranza, abbiamo collaborato alla sua analisi in commissione e in consiglio comunale abbiamo spiegato chiaramente perché non potevamo approvarlo.
Non condividiamo il fatto che si applichi l'addizionale Irpef nell'aliquota massima consentita dalla legge (0,8%); è una imposta gravosa per i contribuenti onesti, in particolare i lavoratori dipendenti che hanno in genere salari modesti.
Non abbiamo mai creduto alla necessità della esternalizzazione dei servizi (Asc e Garda Uno) i cui effetti devastanti sono tristemente noti a tutti i cittadini; non approviamo poi le ingenti retribuzioni a sindaco e assessori, né le spese di rappresentanza eccessive in un momento di crisi come questo.
Ci preoccupa inoltre la continua riproposizione di interventi e iniziative da realizzarsi in conto capitale, che in seguito non trovano concretizzazione perché le entrate non sono sufficienti (non si riesce nemmeno a finire il municipio, fermo da anni in condizioni indecorose!).
Infine, vi diamo una informazione, signori della maggioranza:  il consigliere comunale di Bene Comune è una donna, si chiama Tiziana Spreafico.

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