martedì 24 giugno 2014

Scuole: amianto che va, amianto che resta (da smaltire)

Oggi il dorso bresciano del "Corriere della Sera" dà ampio spazio alla presenza
dell'amianto nelle scuole calcinatesi, con una intervista all'assessore Nicoletta Maestri
Ricordiamo che, dopo circa quarant'anni di presenza, l’amianto collocato 40 anni fa a copertura della scuola elementare di via Stazione a Ponte San Marco è stato eliminato dal Comune di Calcinato durante le ultime vacanze natalizie.
 L'amministrazione comunale aveva partecipato ad un bando regionale per la realizzazione degli interventi in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici, ottenendo dal Pirellone un finanziamento di 51mila euro, con il quale sono stati bonificati circa 800 metri quadrati di eternit presenti sull’intera copertura della scuoladi Ponte San Marco.
 "La bonifica - sottolinea l'assessore – ha comportato la completa rimozione ad opera di maestranze qualificate dell’intera copertura di eternit del corpo principale del fabbricato scolastico, che risaliva agli anni Settanta. Il materiale pericoloso sarà smaltito secondo le procedure prescritte dalla normativa vigente e sarà sostituito da una copertura in pannelli, idonea anche a migliorare le prestazioni del fabbricato rispetto alle dispersioni termiche".
 Resta ora da effettuare un’operazione analoga alla scuola dell’infanzia Marini di Calcinato. “Qui si tratta solo di una piccola porzione del tetto” informa Maestri. “Secondo la valutazione del nostro ufficio tecnico, l’impegno di spesa è molto inferiore, sotto i 40 mila. Lo stato di conservazione risulta complessivamente buono e quindi non c’è l’urgenza che c’era alla scuola di Ponte San Marco. Procederemo comunque entro la fine dell’anno prossimo, scegliendo di intervenire in un periodo di chiusura della scuola”.
 Prima naturalmente dobbiamo trovare i fondi” osserva l’assessore, che sottolinea come “l’amministrazione comunale già abbia anticipato i soldi per la bonifica delle elementari, in attesa di ricevere il corrispettivo dalla Regione Lombardia”. 

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