domenica 22 giugno 2025

Come mi sentivo terribilmente triste

Come mi sentivo terribilmente triste pensando a mia madre addormentata nel letto
che morirà un giorno
sebbene dica lei stessa “non c’è da preoccuparsi della morte
da questa vita ci avviamo verso un’altra”
Come mi sentivo triste lo stesso –
non aver vino per dimenticare i miei denti guasti è già brutto
ma che si guasti il mio corpo intero e il corpo di mia madre si guasti
verso la morte, è così pazzescamente triste.
Sono uscito nell’alba pura: ma perché dovrei essere felice di un’alba
che albeggia su un altro sentore di guerra,
e perché dovrei essere triste : non è almeno l’aria fresca e pura?
Guardai i fiori della siepe: uno era caduto:
un altro era appena sbocciato : nessuno di loro era triste o felice.
D’improvviso capii che tutto va e viene
compresa la tristezza: anche questa se ne andrà;
triste oggi felice domani: sobrio oggi sbronzo domani: perché
angosciarsi tanto?
Come me ciascuno ha le sue pecche
Perché dovrei disprezzarmi? Anche questo viene soltanto
per andarsene.
Ogni cosa va e viene. Che bellezza!
Le guerre malvage non dureranno per sempre!
Anche le forme belle se ne vanno.
Se tutto va e viene O perché essere triste? o felice?
Malato oggi sano domani. Ma O sono così triste lo
stesso!
Non faccio che andare e venire per casa,
Anche la casa va e viene.
Finiremo tutti in paradiso lo stesso, insieme in
quella eterna beatitudine dorata che ho visto.
O com’è triste non riesco a scriverlo bene.
Questo è un tentativo verso la facile levità
della poesia cinese
Devo davvero fare a modo mio.
Ma anche quello se ne andrà, le preoccu-
pazioni per lo stile. Per la tristezza
Il mio ronronante gatto felice detesta
le porte!
E a volte è triste e silenzioso, naso bollente, singhiozzi,
e un debole miagolio da cuore spezzato.
Là vanno gli uccelli, volando a ovest per un momento.
Chi conoscerà mai il mondo prima che passi?
Jack Kerouac, 16 settembre 1961

martedì 10 giugno 2025

Anche i referendum sono andati male

Quelle che si sono consumate nei giorni scorsi sono una sconfitta dei lavoratori e una disfatta dell’integrazione degli stranieri, quella che è andata persa era un’occasione per invertire una tendenza che nel nostro paese da quasi cinquant’anni favorisce sistematicamente i ricchi e gli sfruttatori impoverendo gli oppressi e gli sfruttati.
Sulle politiche del lavoro e dell’immigrazione si conferma il dominio dell’ideologia neoliberista e razzista, non più contrastata dalla classe degli impoveriti da tali politiche, priva ormai anche della speranza di provare ad arginarne lo strapotere.
I promotori dei cinque referendum dovranno riflettere sui disastrosi risultati usciti dalle urne di domenica e lunedì scorsi, frutto di una battaglia che non potevano vincere nelle condizioni date dal sistema in cui viviamo, fatto di disaffezione per la cosa pubblica, disinteresse generalizzato verso il bene comune, astensionismo diffuso.
Il contraccolpo sarà pesante - profetizza qualcuno.
A noi il compito di provare a organizzare i milioni di votanti in difesa dei diritti di lavoro e di cittadinanza, per ridare prospettiva di crescita e di sviluppo ad una minoranza del paese che ambisce a diventarne la maggioranza.

mercoledì 4 giugno 2025

Il dl sicurezza non fermerà la nonviolenza

Il Movimento Nonviolento storicamente si ispira, nei valori e nella pratica, alla nonviolenza gandhiana, quindi alla vera disobbedienza civile, che è obbedienza alle leggi superiori.
“Se vi illudete che questa nuova legge, che introduce reati e inasprisce le pene, fermi la disobbedienza civile, vi siete sbagliati di grosso”, ha dichiarato Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento. E prosegue:
“Siamo stati obiettori di coscienza al servizio militare, affrontando processi e carcere per affermare un principio inalienabile di coscienza, riconosciuto poi dalla Legge che ha accolto le nostre ragioni morali, istituendo il servizio civile alternativo.
- Abbiamo sostenuto denunce e processi per “istigazione” per aver promosso e attuato la Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari, l’obiezione fiscale, per cui abbiamo subito pignoramenti e sanzioni amministrative. Ma non ci siamo fermati, fino ad ottenere il riconoscimento con Sentenze della Corte Costituzionale, perché abbiamo preferito “pagare per la pace, anziché per la guerra”.
- Siamo stati arrestati e processati per aver fermato, con blocchi ferroviari, treni che trasportavano armi nei teatri di guerra. Poi abbiamo ottenuto assoluzioni piene per aver agito per alti valori morali.
- Abbiamo praticato la disobbedienza civile per impedire l’installazione dei missili a Comiso, che poi sono stati ritirati. Abbiamo bloccato l’entrata nella basi militari dove erano depositate armi nucleari. Abbiamo manifestato pacificamente davanti a tribunali e carceri militari, anche quando era vietato, salvo poi veder riconosciuto il nostro diritto democratico a farlo.
- Abbiamo marciato nei territori militarizzati, violando il divieto di entrare nelle servitù militari.
- Abbiamo bloccato il traffico ferroviario e stradale per protestare contro l’installazione delle centrali nucleari, che poi un referendum popolare ha eliminato, dandoci ragione”.
Nessuna vostra legge, per quanto repressiva, fermerà la forza della nonviolenza che, come diceva Gandhi, è la forza più potente a disposizione dell’umanità (più potente della bomba atomica, perché l’atomica ha una forza distruttiva, mentre la nonviolenza ha una forza creatrice).
La legge sicurezza ha un carattere solo repressivo, aumentando le pene e introducendo nuovi reati: dimostra che chi l’ha concepita è mosso dalla paura. I regimi basati sulla paura, la violenza, lo stato di polizia, alla fine sono sempre crollati sotto la spinta dei popoli che si liberano. La storia di Gandhi e della nonviolenza lo sta a dimostrare.
Sappiate che mai nessuna legge, mai nessun carcere, ha fermato la forza attiva e liberatrice della nonviolenza dei forti. La disobbedienza civile, la non collaborazione, l’azione diretta nonviolenta, lo sciopero, il boicottaggio, l’obiezione di coscienza, sono immensamente più forti e puri di questa Legge.
Mao Valpiana per il Movimento Nonviolento 

domenica 1 giugno 2025

Referendum, presidio a Calcinato

In vista dei cinque referendum per cui gli italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno, martedì 3 giugno dalle ore 9 alle 12 a Calcinato saremo con i volontari dello Spi-Cgil ad un presidio informativo al mercato settimanale in piazza del Comune.
I cinque quesiti chiedono di cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, prevedono dieci anni come tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza.

sabato 31 maggio 2025

Desenzano in piazza per la Palestina

All'insegna dello slogan "Nella notte della democrazia Gaza muore. Sanzioni subito" Desenzano del Garda aderisce alla mobilitazione nazionale per la Palestina organizzata oggi in tutta Italia.
Nella notte che precede la festa della Repubblica, alle ore 21 nella centralissima piazza Malvezzi l'invito degli organizzatori e ad "uscite di casa con una luce per chiedere al governo italiano di fermare Israele con sanzioni immediate".
"Il genocidio del popolo palestinese - sostengono i promotori - è la notte di tutte le democrazie inerti. Chiediamo a chi governa la nostra democrazia di interrompere ogni trasferimento di armi, tecnologie e servizi militari a Israele. Chiediamo di adottare sanzioni economiche e diplomatiche, come deliberato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite".
Saranno molte le fiaccole, le torce e le candele che verranno accese lungo le strade che portano in piazza, "per spezzare il buio della complicità".

Referendum, un incontro a Montichiari

In vista dei cinque referendum per cui gli italiani saranno chiamati a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno, martedì 3 giugno a Montichiari un ampio cartello di forze politiche e sindacali organizzano un convegno informativo al circolo Monami in via San Pietro 44.
Interverranno la segretaria Cgil di Brescia Alessandra Del Barba, l’avvocato civilista Chaimaa Fatihi e il segretario dello Spi-Cgil di Montichiari Leone Orizio.
I cinque quesiti chiedono di cancellare altrettanti provvedimenti normativi che sinora permettono i licenziamenti illegittimi sul lavoro, restringono le tutele dei dipendenti nelle piccole imprese, consentono il lavoro precario senza motivo, limitano la sicurezza sul lavoro, prevedono dieci anni come tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza.
L’appuntamento è alle ore 20.30. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa può telefonare in orario di ufficio al numero 030 3729570.

giovedì 29 maggio 2025

Vi ricordate quel 25 aprile 1945?

“Siate custodi dei nostri ricordi” è il titolo del documentario di interviste condotte da Ermanno Paganini che verrà presentato stasera alle 20.30 alla civica biblioteca di via XX settembre 80 a Calcinato.
Nel mediometraggio sette ultraottuagenari ospiti della Casa di Riposo ricordano la storica giornata del 25 aprile 1945, quando anche Calcinato fu liberata dal nazifascismo.
Con toni e accenti diversi Iole Rizzi, Carolina Pinzoni, Bruna Marsadri, Pierina Picenni, Silvio Pizzocolo, Alice Denise Molteni e Massenzia Gallina, che vivono da sempre in paese, rievocano nel filmato la trepidazione e la gioia di quel giorno ormai lontano.
L’ingresso naturalmente è gratuito. Chi desiderasse acquisire ulteriori informazioni sull’iniziativa o prenotare la propria partecipazione può telefonare in orario di ufficio al numero 030 963481.

lunedì 26 maggio 2025

Via Ramelli a Lonato? No grazie. Domani alle 20.30 manifestazione alla Scuola Tarello in via Galilei 1

Sergio Ramelli fu brutalmente ucciso e noi condanniamo un atto così feroce su un ragazzo, come condanniamo ogni violenza.
Ricordare quel ragazzo ucciso per le sue idee vuol dire enfatizzare idee che hanno portato alle leggi razziali, all’alleanza con Hitler, all’ingresso dell’Italia in guerra, al colonialismo, alle deportazioni, ai campi di sterminio, all’uccisione di milioni di esseri umani perché ritenuti di razza impura o perché omosessuali o perché malati.
Sembrano cose scontate, ma vanno invece messe in fila, visto che, chi promuove queste intitolazioni, promuove anche il Fronte della Gioventù, ovvero la formazione giovanile del MSI, fondato il 26 dicembre 1946 da reduci della Repubblica Sociale Italiana come Giorgio Almirante, Pino Romualdi ed ex esponenti del regime fascista.
Vanno messe in fila perché il partito di Fratelli d’Italia non si è mai dissociato chiaramente dal fascismo e queste mozioni sono una conferma di tale legame.
Solo un legame così forte e appassionato con quel passato fa attribuire una priorità alla figura di Ramelli, rispetto a tante altre opportunità, più confacenti a Lonato. 
Come non pensare, ad esempio, alla necessità di colmare il gap per cui la toponomastica è riservata nella quasi totalità agli uomini, mentre a Lonato ricordiamo solo via Ilaria Alpi intitolata a una donna laica?
Noi vorremmo via Operaie della Filanda, per ricordare donne che hanno fatto la storia di Lonato.
Consideriamo sempre queste proposte, come quella dei consiglieri di Fratelli d’Italia di Lonato, un insulto alla memoria storica e ai fondamenti del nostro Stato, alla Costituzione nata dalla Resistenza. Le consideriamo un insulto doppio in quanto Brescia, la nostra città capoluogo di Provincia, ha subito la ferita della strage di matrice fascista di piazza Loggia. È quindi una mozione dai contenuti antidemocratici, ancor più grave per la scelta della vigilia dell’anniversario per presentarla. Un’altra idea opportuna sarebbe intitolare, in questa occasione, uno spazio pubblico ai Caduti di Piazza Loggia. 
Chiediamo al Sindaco di intervenire e agire per il ritiro della mozione.
Sezione ANPI di Lonato del Garda
Alleanza Verdi e Sinistra - Brescia 
Associazione Italia Cuba - Circolo Giordano Podenzani
Brescia per Mediterranea Saving Humans
Lista Paola Comencini Sindaco
Movimento 5 Stelle Gruppo del Garda bresciano 
Partito Democratico Sezione Enrico Berlinguer di Lonato del Garda
Partito della Rifondazione Comunista sezione di Lonato del Garda
Possibile Comitato "28 Maggio" - Brescia
Ritrovo Lonato