A
un anno dalla sua approvazione in sede Onu, a Calcinato il capogruppo
consiliare della lista Bene Comune, Ennio Allegri, ha inviato al
sindaco Marika Legati il testo di una “mozione a sostegno del
Trattato internazionale delle Nazioni Unite per la proibizione delle
armi nucleari”, chiedendole di inserirla all'ordine del giorno dei
lavori del prossimo consiglio comunale.
“Considerato
che la presenza negli arsenali e la diffusione di armi nucleari
rappresentano ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e
alla sicurezza internazionale e che l'Italia ha ratificato nel 1975
il Trattato di Non Proliferazione che impone a tutti gli Stati parte
di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleare totale e globale”
il documento che Bene Comune chiede di approvare impegna il primo
cittadino “ad aderire alla Campagna 'Italia Ripensaci', promossa
dalla Rete Italiana per il Disarmo, firmando il Trattato sulla
Proibizione delle Armi Nucleari come importante atto simbolico di
sostegno al percorso di disarmo nucleare” nonché “alla
trasmissione della delibera al Presidente del Consiglio dei Ministri
e al Ministro degli Affari Esteri, per incoraggiarli a rivedere la
posizione finora espressa e giungere alla firma e ratifica da parte
dell’Italia del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari”.
Come
si ricorderà infatti il nostro paese si astenne quando il
7 luglio 2017 la Conferenza internazionale delle Nazioni Unite adottò
tale trattato con il voto favorevole di 122 Stati: un'azione che
contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi
alle spalle la logica obsoleta della deterrenza nucleare fondata
sulla sfiducia reciproca, e rafforzando la sicurezza planetaria
costruita sulla multilateralità e sulla diplomazia internazionale,
come sottolineato anche anche dall'assegnazione del Premio Nobel per
la Pace 2017 a Ican, la coalizione internazionale che si batte per
l’abolizione delle armi nucleari.
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