mercoledì 5 novembre 2014

Sabato contro la guerra a Ghedi

NO ALLA GUERRA
NO ALLE SPESE MILITARI
NO ALLE BASI DI MORTE

In questi anni di crisi economica mondiale è di nuovo aumentata la propensione alla guerra, per ridisegnare gli spazi di sfruttamento delle varie potenze sui paesi e sulle popolazioni più deboli.
L'aumento delle spese militari e delle azioni di guerra sono viste dai nostri governi come una soluzione alle difficoltà economiche.
Anche l'Europa e l'Italia stanno intervenendo militarmente in molte parti del mondo per il controllo e la spartizione delle risorse mondiali e il controllo geostrategico, come in Afghanistan, Medio oriente, Ucraina ecc.

Per noi la crisi economica va affrontata con una visione del mondo e delle relazioni internazionali che guardi alla vita delle persone: tagliando tutte le spese di guerra e usando quelle risorse per grandi interventi pubblici che riqualifichino e sviluppino servizi, scuole, sanità, attività produttive ecosostenibili e bonifichino i disastri ambientali creati dal profitto privato e dalle bombe.

A Ghedi vi è la principale base di attacco dell'aviazione italiana. All'interno sono presenti anche bombe atomiche
Da Ghedi sono partite e partono tutte le azioni di guerra dell'aviazione italiana.
A Ghedi saranno dislocati i nuovi inutili e costosissimi cacciabombardieri atomici F35.

NOI CHIEDIAMO:

LA CHIUSURA DELLA BASE DI GHEDI
IL RITIRO DELL'ESERCITO ITALIANO DA TUTTI GLI SCENARI DI GUERRA
AZZERAMENTO DELLE SPESE MILITARI A PARTIRE DAGLI F35
L'USCITA DELL'ITALIA DALLA NATO E DA TUTTE LE ALLEANZE DI GUERRA

8 Novembre 2014
MANIFESTAZIONE
ORE 14,30 PIAZZA ROMA - GHEDI
Al termine convegno in sala consiliare con Giorgio BERETTA (Rete Italiana per il Disarmo)

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