sabato 16 giugno 2012

Venerdì 22 giugno studiamo il Pgt a Calcinato

Venerdì 22 giugno alle ore 20.45
in Sala Morelli (Piazza della Repubblica) a Calcinato
vieni a scoprire le sorprese che ci riserva il
Piano di Governo del Territorio.

Discuteremo insieme di questo fondamentale
strumento di programmazione urbanistica
e redigeremo le nostre proposte per migliorarlo.

Informati e partecipa!

venerdì 15 giugno 2012

Stasera a Ponte San Marco si parla del nuovo Pgt

Stasera alle ore 20.30 nella Sala Civica di Piazza della Preistoria a Ponte San Marco ci si trova per esaminare il Piano del Governo del Territorio, appena redatto dall'amministrazione comunale.
In queste ore stiamo studiando gli atti e i documenti costituenti questo fondamentale strumento di programmazione urbanistica, depositato per gli interessati all’Ufficio Tecnico in municipio.
Le indicazioni che prepareremo verranno discusse con la cittadinanza in una assemblea pubblica il 22 giugno a Calcinato, depositandole poi entro giovedì 28 giugno all’Ufficio Protocollo del Comune.
Chi si rechi a visionare il Pgt intanto può scriverci quello che ne pensa. Lo pubblicheremo e ne discuteremo insieme.

giovedì 14 giugno 2012

La politica, gli scrittori

Una buona politica comincia da una buona lingua, una lingua semplice, dolce, incantata. Non si sente questa lingua nella politica italiana. Si sentono frasi opache, generiche, senza carne, le frasi di una politica tesa a conservare un potere che non ha o a prendere un potere che non c'è. Le prossime elezioni rischiano di diventare un gigantesco processo alla casta, un processo che porterà molte facce nuove in parlamento ma poche novità nei meccanismi profondi che muovono la società.
Bisogna dire cose inequivocabili come lo stop al consumo di suolo o alle spese militari o ai privilegi alla chiesa cattolica. Ci vuole una lingua che non aggiunga confusione alla confusione, conformismo al conformismo.
Che senso ha continuare a parlare della crescita, quando si sa che è una strada senza uscita e che porta benefici di gran lunga inferiore ai danni che produce? Che senso ha contestare la penosa avarizia dei nostri parlamentari senza considerare un modello economico completamente fuori dallo schema produzione-consumo?
La modernità è finita, sembra che solo le forze politiche non se ne siano accorte. Per governare una società che ha in testa un modello che non funziona non si può riproporre lo stesso modello, bisogna avere il coraggio di immaginarne un altro, anche se può richiedere tempi lunghi per essere costruito.
La modernità nel tempo della sua fine non crea solo problemi, ci dà anche squarci utili. Tanto per citarne uno, ci fa vedere i benefici che potrebbe avere un modello di riattivazione della ruralità e della specificità dei luoghi. La civiltà contadina prima della modernità era una civiltà violenta e meschina, che annoiava la vita dei pochi agiati e lacerava la vita di tutti gli altri. Paradossalmente adesso non sarebbe così. Adesso, solo per fare un piccolo esempio, si può fare un orto per produrre cose da mangiare e nello stesso tempo per dare nuova linfa alla vita comunitaria. Si può ripartire dalla terra, coniugando il computer e il pero selvatico. Si può partire dall'idea di rivitalizzare i centri storici dei piccoli paesi, quasi tutti agonizzanti, ci si può ricordare che l'Italia è fatta in gran parte di montagne. E invece la lingua ristagna intorno alla crisi e alla necessità della crescita come unica via per uscirne. Politica e antipolitica in questo sembrano non discostarsi molto, come se la fuga dalla realtà fosse il collante per tenere insieme un sistema in cui l'alternanza non è tra proposte diverse. Politica e antipolitica danno vita ogni giorno a uno stucchevole teatrino che mette in discussione gli attori in scena e non la regia dello spettacolo, non la sua ideologia di fondo.
Questa messa in discussione non può non avvenire anche sul terreno della lingua e su questo terreno gli scrittori dovrebbero farsi sentire, magari partecipando attivamente alle prossime elezioni. Quando qualcuno annuncia la volontà di candidarsi, subito viene fuori l'idea che la politica è sporca, che bisogna fare il proprio mestiere, che bisogna fare politica scrivendo buoni libri.
Mi pare uno schema vecchio, uno schema modernista. La letteratura e la politica non sono un mestiere. Lo scrittore non è un elettrauto e il politico non è un imbianchino. La cultura e la politica dovrebbero offrire cornici linguistiche e legislative entro cui le persone possano scegliere il loro abitare il mondo.
Non si può andare alle prossime elezioni senza scardinare questo meccanismo in cui ogni posizione, politica o antipolitica, ha solo la forza di rendere più povera la posizione opposta alla propria.
C'è da impegnarsi subito pronunciandosi con nettezza, pronunciando la propria visione, e questo, prima degli altri, dovrebbero farlo gli scrittori e gli intellettuali in genere. Attraversare i paesi, i volti, le macerie con un linguaggio carnoso e civile, questo fa la differenza. Toccare i margini geografici e umani, le montagne e le rovine. Un agire politico che non parta dal centro, ma dai paesi sperduti, dai luoghi senza potere, dalle vite sfinite.
Non è la casta il nemico da abbattere, ma un capitalismo sempre più cieco e verminoso, un capitalismo che non si lascia inumare perché ha impiegato gli ultimi decenni della sua vita a dare l'idea che era l'unico mondo possibile.
Andiamo alle elezioni per seppellire questa salma, riconoscendone magari anche qualche lontano merito, ma ben convinti che il mondo ha bisogno di un'altra politica e di un'altra economia e forse anche di un'altra letteratura.

Franco Arminio, il manifesto, 13 giugno 2012

martedì 12 giugno 2012

Un buon raccolto

La terza edizione del laboratorio ecologico, organizzata alla scuola primaria Ferraboschi di Calcinato dall'animatrice della Casa di Riposo Chiara Legati con la maestra Giusi Codenotti e i 24 alunni della classe seconda C, ha fruttato la raccolta nel parco Rezzetti di 22 kg di vetri, 9 kg e mezzo di carta e 10 kg di plastica, tutti rifiuti conferiti all'isola ecologica di via Baratello.
Armati di pinze, guanti e sacchetti, i bambini nelle quattro mattinate sono stati coaudiuvati dalla volontaria Itala Boschetto, una signora da tempo molto attiva sul territorio nella pulizia delle aree verdi. L'iniziativa si è conclusa con la piantumazione, come ormai da tradizione, di un albero da frutto nel giardino a lato della sala di animazione della Casa di Riposo.

lunedì 11 giugno 2012

Pubblicità nelle rotatorie?

Il Comune di Calcinato cerca “sponsorizzazioni per il miglioramento della qualità del verde
pubblico” presente all’interno delle rotonde stradali disseminate sul territorio.
L’obiettivo secondo i nostri amministratori è di “realizzare a titolo gratuito, nelle rotonde esistenti della viabilità del territorio, interventi che ne migliorino l’ aspetto assumendone contestualmente la relativa manutenzione ordinaria”. In sostanza, chi si proporrà dovrà garantirne “la diretta manutenzione e pulizia”.
I contratti di sponsorizzazione avranno la durata di cinque anni e potranno interessare una o più aree verdi corrispondenti a nove rotatorie: fra le vie Gramsci e Corbarelli, Corbarelli e Marsala, XX Settembre e Marsala, Galilei e Stazione, Stazione e Cimitero, Statale e Resistenza, Statale e Gavardina, Garibaldi-Santa Maria-Moriaga-Arnaldo, Vighizzolo e Santa Maria, Statale e Brescia.
Voi cosa ne pensate?

domenica 10 giugno 2012

A luglio Officina nel Parco con Terra Giovane

Il gruppo Terra Giovane organizza la terza edizione la manifestazione “Officina nel Parco”, concepita come uno spazio di incontro dove i ragazzi del paese possono creare, giocare e comunicare.
L’iniziativa si svolgerà per tutto il mese di luglio, da lunedì 2 a giovedì 26, ogni lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 16 alle 19 al Parco Più di via Gramsci a Calcinato, animata da un pool di educatori professionali che allestiranno momenti ludici, ricreativi e conviviali, con letture animate e laboratori esperienziali.
La partecipazione è gratuita. Per informazioni si può telefonare all'Ufficio Servizi Sociali del Comune allo 030/9989221-236.

sabato 9 giugno 2012

Il servizio di pre-scuola

A Calcinato c’è tempo fino a lunedì 2 luglio per i genitori interessati a iscrivere i propri figli al servizio di pre-scuola organizzato nei tre plessi della primaria a Calcinatello, a Ponte San Marco e nel capoluogo. Il servizio sarà attivato per la mezz’ora precedente l’inizio delle lezioni. Informazioni ulteriori allo 030/9989240.

venerdì 8 giugno 2012

Una firma per i diritti dei disabili

E’ dalla notte dei tempi che assistiamo alla rappresentazione che dipinge le persone con disabilità unicamente come costi, pesi per la società, grumi di dolore a cui non c'è rimedio, mostruosità da custodire pietosamente lontano dal consesso umano.
Ricorrentemente, per esempio da due anni a questa parte, ci si ricorda di completare la messinscena tratteggiando con meticolosità la presenza di orde di falsi invalidi accampate in ogni dove. Si tratta di una campagna mediatica che fa uso dell'immaginario collettivo per orientare sapientemente le coscienze affinché possano accettare o tollerare che sempre più diritti vengano sottratti ai cittadini e alle cittadine, agli uomini e alle donne, perché le risorse economiche possano essere impiegate per altri interessi.
In realtà noi persone con disabilità siamo, come tutti e tutte, un costo, ma anche una risorsa, visto che siamo anche contribuenti, lavoratori, datori di lavoro, studenti, studiosi, genitori, nonni, volontari, consumatori, eccetera.
Abbiamo dei problemi, ma proponiamo incessantemente soluzioni per evitare che divengano o che rimangano fonte di disagio sociale.
Siamo un peso solo per chi non vuole vedere le soluzioni, di gran lunga meno costose rispetto a quelle imposte, che fanno al caso nostro. Siamo un peso soprattutto per chi non vuole riconoscere la paura di poter acquisire delle disabilità in qualunque istante e senza preavviso (malattie, traumi, decadimento fisico e/o cognitivo).
Ci portiamo appresso la nostra fatica di vivere, ma la vita ci piace e vogliamo viverla come tutte e tutti.
Sulla mostruosità possiamo ricordare il celebre detto: "Il sonno della ragione genera mostri". Puo’ apparire ermetico, ma con pochi attimi di riflessione si riesce a coglierne il significato.
Quanto ai falsi invalidi, è stato autorevolmente dimostrato che sono una percentuale di molto inferiore (il 4%) a quella sventolata strumentalmente dai mezzi di comunicazione di massa (il 10%, il 24%!).
Quello che non si vuol vedere vogliamo mostrarvelo noi: molte, ancora troppe, persone con disabilità sono costrette a vivere in istituti o a carico della famiglia, supportate, quando va bene, con qualche ora di assistenza domiciliare fornita da cooperative.
Sono queste "soluzioni" che fanno di molti di noi dei poveri esseri reclusi, bisognosi, sofferenti. Riuscite a immaginare la vostra propria vita recluse/i in casa, aspettando che qualcuno vi accudisca quando riesce a liberare un po’ del suo tempo per farlo? Riuscite a immaginare per voi stesse/i di non poter uscire a piacimento e relazionarsi al resto del mondo negli stessi tempi e modi in cui lo fa il resto della gente? Conosciamo il brivido di orrore che vi attraversa dopo aver letto queste domande! Ma la soluzione non è il suicidio, la soluzione è la vita intesa nel suo significato più bello: la lotta.
Gli istituti (in Lombardia si chiamano RSD) sono segreganti, avvilenti e molto costosi. Le famiglie lombarde sono considerate, a dispetto di tanti proclami dell'amministrazione regionale, manodopera su cui scaricare il peso dell'assistenza dei loro cari e non un nucleo formato da donne e uomini, cittadini e cittadine con dei diritti individuali. Qualche ora giornaliera di assistenza da parte di lavoratori delle cooperative non risolve certo i grossi problemi di assistenza di cui sentono la carenza le persone con gravi disabilità e neppure assicura loro i diritti alla libertà, alla sicurezza, alla vita privata, a una loro vita familiare, alla libertà di espressione, di riunione e di associazione.
La regione Lombardia rifiuta ostinatamente di prendere in considerazione l'unica vera soluzione a tutti i problemi delle persone con gravi disabilità. L'unica vera concretizzazione di tutti i loro diritti, il diritto a una vita indipendente, diritto sancito dall'articolo 19 della convenzione ONU sulle persone con disabilità, dalla costituzione italiana e dalla legge 162/98.
La nostra associazione, il "Comitato lombardo per la vita indipendente delle persone con disabilità”, con questa
PETIZIONE
chiede ai cittadini lombardi di sostenere le seguenti richieste che intende presentare all'Amministrazione Regionale della Lombardia
- raddoppiare ed allargare fin da subito ad altre patologie gravemente invalidanti quanto stabilito per quelle del motoneurone (sla, sma ecc.), rimediando così alla scelta sciagurata di favorire alcune disfunzioni ignorandone altre investendo nei welfare, ambito capace di traghettare fuori dalla crisi un'intera società perché in grado di dare lavoro e di garantire diritti e uguaglianza.
- istituire a breve un tavolo di studio intorno a una legge per garantire il diritto alla vita indipendente alle persone con disabilità che ne facciano richiesta.
E' possibile firmare al sito http://www.firmiamo.it/vitaindipendentelombardia/firma




giovedì 7 giugno 2012

Venerdì 15 giugno vieni a conoscere il nuovo Pgt

Venerdì 15 giugno alle ore 20.30 ci incontreremo nella Sala Civica di Piazza della Preistoria a Ponte San Marco per esaminare il Piano del Governo del Territorio, appena redatto dall'amministrazione comunale.
In questi giorni stiamo studiando gli atti e i documenti costituenti questo fondamentale strumento di programmazione urbanistica, depositato per gli interessati all’Ufficio Tecnico in municipio.
Per venerdì 15 stiamo preparando una serie di indicazioni in merito, che provvederemo poi a discutere con la cittadinanza in una ulteriore assemblea il 22 giugno a Calcinato, depositandole poi entro giovedì 28 giugno all’Ufficio Protocollo del Comune.
Chi si rechi a visionare il Pgt intanto può scriverci quello che ne pensa. Lo pubblicheremo e ne discuteremo insieme.

mercoledì 6 giugno 2012

Sabato c'è Mimmo Franzinelli a Calcinato

Sabato 9 giugno a Calcinato il Gruppo libertario Spartaco organizza un incontro con lo storico camuno Mimmo Franzinelli sul tema “Dalla Repubblica sociale alla strategia della tensione: pulsioni autoritarie in un trentennio di storia italiana (1944-1974)”.
Fra i massimi studiosi dell’Italia del Novecento, Franzinelli si è occupato dei servizi segreti durante il fascismo (“I tentacoli dell’Ovra”, Bollati Boringhieri 1999, Premio Viareggio 2000, e “Repubblica sociale italiana”, Mondadori, 2007) e ai tempi della strategia della tensione (“La sottile linea nera. Neofascismo e servizi segreti da piazza Fontana a piazza della Loggia”, Rizzoli 2008, e “Il Piano Solo”, Mondadori 2010), distinguendosi per la rigorosa capacità di esaminare documenti e materiali quasi sempre inediti o sconosciuti.
A Calcinato condurrà una riflessione critica su un periodo fondamentale della storia patria, per molti aspetti ancora da approfondire e che produce tuttora i suoi effetti nell’Italia di oggi.
L’appuntamento è alle ore 17 nella Sala Civica Morelli, in piazza della Repubblica.

martedì 5 giugno 2012

Dalla parte dei 'richiedenti asilo'... e della legge

Sarà dedicata ai “richiedenti asilo” l’ora di silenzio organizzata mercoledì 6 giugno dalle ore 18 alle 19 in piazza Rovetta dal Movimento Nonviolento bresciano.
Secondo una nota dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati, lo scorso anno oltre un milione e 300mila persone di varia nazionalità hanno lasciato la Libia per sfuggire alla violenza. Di queste circa 28mila hanno attraversato il Mediterraneo in cerca di sicurezza in Italia. Al loro arrivo in Italia sono stati tutti incanalati nella procedura per ottenere la protezione internazionale, ovvero l'asilo.
“Queste persone – racconta il portavoce Adriano Moratto - arrivano qui dai noi dopo essere fuggite dalla violenza dalle dittature e dagli orrori delle guerre. Ma in Italia sono veri e propri fantasmi sociali, senza lavoro né un tetto né soldi per vivere. Solo una minima parte viene accolta in strutture apposite, la stragrande maggioranza una volta presentata la domanda scompare nel nulla”.
“E' bene rcordare però che la legge – osserva - prevede che vengano aiutati e sostenuti. La normativa comunitaria prescrive infatti che l’asilo venga dato dal paese dove il profugo ha messo piede per la prima volta in Europa”.
“Controcorrente – ricorda Moratto - è la vicenda dei 136 profughi dalla Libia arrivati in pullman da Lampedusa il 25 giugno 2011. Il progetto di accoglienza diffusa, messo in atto dalla Comunità montana insieme ad una quindicina di comuni, alla cooperativa K Pax e allo Sprar di Breno, ha permesso di trovare una soluzione
positiva decentrando l’impegno di accoglienza nelle varie realtà in grado di accoglierli”.
Per informazioni e adesioni si può telefonare ai numeri 347.8640893 o 339.6243617 oppure inviare una e-mail all’indirizzo movimentononviolento.bs@alice.it.

domenica 3 giugno 2012

Un accordo a tutela degli anziani

A Calcinato l’amministrazione comunale ha siglato con i i sindacati dei pensionati della Cgil e della Cisl un accordo a favore degli anziani, impegnandosi a non aumentare le tariffe sui servizi e ad adeguare le prime due fasce Isee sulla base dell’indice Istat pari al 2,6 per cento. Tale adeguamento non riguarderà solo la terza età, ma anche l’area famiglia, l’area minori e l’area handicap.
Il Comune ha inoltre disposto il rimborso dei ticket sanitari, a tutti i nuclei familiari e alle persone con età superiore ai 65 e con un reddito non superiore alla quinta fascia Isee. Attualmente sono 39 gli utenti del servizio di assistenza domiciliare, 13 quelli che ricorrono all’integrazione delle rette dei ricoveri in casa di riposo, 52 (di cui 28 stranieri) quelli che ricevono contributi economici straordinari. Ad altri 66 utenti (di cui 40 stranieri) sono versati contributi economici per integrazione del minimo vitale.
Sul fronte dell’assistenza domiciliare, essa si articola in diversi ambiti di intervento: assistenza diretta alla persona, prestazioni di carattere domestico, accompagnamento dell’utente per visite mediche, pratiche varie e altre necessità. Per tali servizi le somme somme investite dall’amministrazione diretta dal sindaco Legati sono considerevoli. Confermati inoltre il servizio dei pasti a domicilio, il contributo per il riscaldamento, i contributi straordinari per situazioni famigliari di particolare disagio, così come prosegue l’iniziativa “Carta d’Argento”, che consente a cittadini over 60 di effettuare acquisti con sconti di varie entità in una nutrita serie di negozi convenzionati del territorio.
Infine l’accordo prevede che il Comune istituisca un apposito “Fondo di Solidarietà” da destinare a agevolazioni per particolari categorie di utenze domestiche.

sabato 2 giugno 2012

Il terremoto impone di ripensare il territorio

In questi giorni sembrano diventati tutti sismologi, geologi, architetti e strutturisti!
Nel confuso dibattito in corso sulla serie sismica che ha sconvolto la terra emiliana la risposta più chiara è arrivata paradossalmente da uno che non c'entra nulla con queste figure, giovedì sera nel corso della trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro, dove Philippe Daverio ha detto delle sacrosante verità: l'Italia dovrebbe essere tutta a pari rischio sismico.
Per rimanere alla nostra zona, le falesie dell'Alto Garda mostrano come, centinaia di secoli fa, probabilmente l'invaso stesso del lago sia derivato dallo scorrimento relativo di due faglie che, guarda caso, con intervalli di circa un secolo fanno tremare la zona di Salò. Eppure Salò, nonostante due terremoti distruttivi in meno di cento anni, non è classificata col primo grado di rischio sismico. Allo stesso modo è giusto ricordare che la cosiddetta "Bassa Bresciana" non è un paesaggio pianeggiante omogeneo: esiste un gradino geologico tra Capriano e Castenedolo di circa 30 metri di dislivello; e proprio qui, nei pressi del Monte Netto (più o meno come a Mirandola) A2A sta progettando un bacino di accumulo del gas.
Per anni i sindaci si sono battuti per evitare che i propri comuni non rientrassero nelle classificazioni sismiche: perchè altrimenti le pratiche edilizie non potevano essere depositate da semplici geometri, ma dovevano essere calcolate da tecnici laureati e depositate presso opportune sedi di controllo (un tempo il Genio Civile di Brescia).
A Calcinato il terremoto di Salò ce lo ricordiamo tutti, nonostante non avessimo avuto grossi danni. E ora qualsiasi scossa in Emilia (distante meno di cento chilometri) viene percepita distintamente anche qui da noi; eppure siamo classificati come zona a basso rischio sismico.
Ma c’è di più. In tutti i corsi di geotecnica, geofisica e geologia (ma non acquisita dalla normativa, chissà perché..) viene insegnato che la faglia più rischiosa d'Europa è la linea Insubrica (la memoria della genesi Alpina), una fessurazione che parte dall'Insubria (zona del Verbano) e arriva in Slovenia attraversando le Alpi trasversalmente. Essa coincide sostanzialmente con la Valtellina e, ovviamente, implica il coinvolgimento delle sue vali trasversali a nord (il Cantone dei Grigioni) e a sud (le valli orobiche e le tre valli bresciane), oltre a quelle altoatesine e trentine, non da ultime la Val di Non e la Val di Genova. Se si pensa che in quest’area ci sono diversi invasi Enel nel giro di pochi km (in Valvestino, nella valle del Chiese e nel bacino del lago d'Idro, tanto per citarne alcuni) si può comprendere di quale rischio catastrofico stiamo parlando!
E continuiamo a sentir ripetere i media che i tempi della storia non ricordano catastrofi in queste zone (vero: solo se escludiamo il terremoto che rase al suolo, tra le altre, Brescia nel 1222, oltre a quello del 1117 che distrusse tutta la pianura, da Pavia a Verona, o a quelli del XIV secolo, che rasero al suolo Ferrara e pochi anni dopo Finale Emilia, implicando la ricostruzione e l'addizione erculea di Biagio Rossetti e la riedificazione del castello di Finale, tanto per concludere qui la lista).
La speranza è che il ministro Passera abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di annullare la mappatura sismica attuale e imporre la necessità di un calcolo antisismico di elevato grado di raffinatezza per ogni fabbricato su tutto il territorio nazionale, (limitando la prefabbricazione e le autocertificazioni industriali), il che equivale ad affermare quello che (dal mio modesto punto di vista) sostengo: il patrimonio edilizio italiano è obsoleto, inadeguato, da sostituire.
La soluzione? Occorre farsi forza, ammettere che l'idea che finanza ed edilizia potessero generare ricchezza all'infinito, sostenersi a vicenda e accrescere il Pil a dismisura, in una spirale autoalimentata era ed è una bufala (l'investimento edilizio per troppi anni è purtroppo stato l'unico, e troppo facile, chiavistello per accede a finanziamenti bancari) e ammettere di aver ecceduto nella fiducia nell'investimento nel mattone.
L'Emilia e la sua catastrofe potrebbero diventare l'occasione della sperimentazione urbanistica e il laboratorio dell'Italia futura. Pare, notizia di oggi, che parecchie zone produttive dei Comuni colpiti saranno interessate da ordini di demolizione generali. Probabilmente sarebbe giusto così: intervenire radicalmente, piuttosto che pretendere un adeguamento. Da lì bisognerà cominciare a demolire i fabbricati di tutta Italia (iniziando, paradossalmente da quelli più recenti) e ricostruire tutto. E magari in parallelo progettare una nuova idea di città, di convivenza, di territorio e di produzione: il riscatto di un generazione che, ad oggi, non ha futuro, perché schiacciata in modelli precedenti, consapevolmente superati, ma apparentemente incontrovertibili.
Ci vorranno anni e quindi forse varrebbe la pena iniziare subito.
Flavio Vida

venerdì 1 giugno 2012

Meglio dare un'occhiata al Piano di governo del territorio

Un passo avanti nel tortuoso iter di realizzazione del Piano del Governo del Territorio del Comune di Calcinato.
Gli atti e documenti costituenti questo fondamentale strumento di programmazione urbanistica sono finalmente consultabili dalle parti sociali ed economiche all’Ufficio Tecnico in municipio.
Gli interessati possono far pervenire all’amministrazione comunale eventuali pareri e indicazioni in merito al Pgt entro giovedì 28 giugno, indirizzandole in triplice copia su carta semplice all’Ufficio Protocollo del Comune.