giovedì 26 marzo 2009

IL TEMPO DEI GITANI

Con una delibera approvata dal consiglio comunale Calcinato ha dato il via libera allo sgombero del campo nomadi di via Campagna, in frazione Calcinatello.
La decisione mette la parola fine ad un insediamento al centro di molte polemiche, dislocato da oltre una decina di anni in un’area di 2.400 mq adiacente all’autostrada Serenissima, che ospita appunto alcune famiglie di nomadi.
L’adozione del provvedimento è stata preceduta in consiglio da un acceso dibattito. “Le persone stanziate nel campo di via Campagna sono state incontrate più volte - ha ricordato il sindaco Angiolino Goglioni - ma non siamo mai riusciti a raggiungere un accordo bilaterale. La decisione giunge dopo anni di ordinanze di demolizione non rispettate, una del 1999 emessa dalla precedente amministrazione e una del 2006 emessa dalla nostra”.
Le perplessità del gruppo di minoranza “Per Calcinato” sono state espresse dalla capogruppo Elena Bonacini, la quale ha osservato come sia “accertata la presenza di minori nel campo” stigmatizzando la drasticità della soluzione. “Non voglio giustificare l’abuso - ha sottolineato - ma è inevitabile una riflessione su un’operazione che mette in difficoltà una comunità con sue caratteristiche ben precise. Davvero un provvedimento tanto perentorio era l’unico possibile?”
Non ha dubbi il primo cittadino. “L’azione – per Goglioni - non può essere considerata repentina; sono trascorsi dieci anni dall’avvio del contenzioso. I nomadi insediati nell’area di via Campagna, inoltre, sono stati recentemente coinvolti in fatti criminosi e alcuni di loro sono stati tratti in arresto”.
In sintonia col sindaco Damiano Coccoli, capogruppo della coalizione di maggioranza “Insieme per la libertà”, secondo il quale “il campo è stato coinvolto in attività di spaccio e non solo. Non è possibile intraprendere un percorso d’integrazione senza la collaborazione della controparte”. Sulla stessa linea Riccardo Gobbetto, consigliere del gruppo di maggioranza, che si è detto convinto che si tratti di una decisione “a favore della comunità calcinatese e dei soggetti deboli dell’accampamento rom, cioè donne e bambini; il nostro vuole anche essere un segnale per far comprendere che esistono ottiche diverse di vita». In seguito all’approvazione della delibera, rispetto alla quale i consiglieri di minoranza si sono astenuti, il Comune acquisirà ufficialmente l’area su cui sorge il campo. Si tratta di un passaggio necessario nell’iter amministrativo, al quale farà seguito l’abbattimento delle strutture presenti sulla superficie dal momento che furono realizzate nonostante il vincolo di inedificabilità e all’interno della fascia di rispetto dell’autostrada.

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