Giocare con l’arte? Ma capiranno? Così piccoli, capiranno cos’è l’Arte? Capire cos’è l’Arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico dei bambini.
Alberto Munari
Alberto Munari
una notizia che probabilmente è passata quasi inosservata. poco tempo fa è stata inaugurata la nuova scuola per l'infanzia comunale a Calcinatello, intitolata a Bruno Munari.
Lo possiamo dire tranquillamente; quella non è una scuola. E' un capannone adibito ad asilo.
Si tratta di una bella trovata, resa possibile da una serie di varianti al PRG (sulle quali non ci esprimiamo in merito di legittimità) che trattavano della modifica del documento generale dei Piani Integrati di Intervento. Per farla breve, il fabbricato è stato realizzato a scomputo oneri in cambio dei diritti edificatori di 2 P.I.I. diversi, ma di proprietà del medesimo soggetto. Quindi, dichiarata la pubblica utilità dell'asilo (e fin qui nulla di strano), si è deciso di variare il piano per unire i 2 P.I.I. e far rientrare nello stesso comparto anche l'area individuata per la localizzazione della scuola per l'infanzia comunale. L'impresa anzichè pagare la quota calcolata come oneri di urbanizzazione ha ottenuto la possibilità di costruire opere di pari importo; il guadagno che ne ha tratto è ben evidente (a qualsiasi impresa conviene costruire a costi da prezziario piuttosto che pagare), ma ormai è cosa fatta.
Senza un progetto degno di questo nome, senza controllo da parte del settore dei LL.PP., è ovvio che l'operatore decida di muoversi come meglio crede e secondo le proprie opportunità e convenienze.
Senza una gara di progettazione (non solo prevista dal Codice dei Contratti, ma pratica diffusa per migliorare la qualità degli interventi pubblici) siamo giunti a quel fiore all'occhiello delle opere realizzate dall'amministrazione al governo.
d'accordo; abbiamo perso l'ennesima occasione di fare qualcosa di buono, bello; la cosa pubblica viene come sempre gestita spannometricamente ecc. ecc.
nessuna novità.
ma oltre al danno, la beffa. l'edificio è stato intitolato a Bruno Munari, figura leonardesca, maestro del design italiano, artista, scrittore, scultore, fotografo, grafico, coreografo, pedagogista. A partire dagli anni settanta uno dei suoi obiettivi di ricerca è quello di rifondare e sistematizzare la metodologia didattica, attraverso i suoi laboratori "Giocare con l'arte". Il fondamento epistemologico e pedagogico sta nella possibilità di apprendere attraverso l'esperienza diretta della costruzione dell'opera d'arte e del suo significato. L'arte e la sua produizione, divenuti un gioco, conducono alla conoscenza; uno degli stimoli per la conoscenza è la meraviglia di fronte al bello, lo diceva agostino, e munari lo sa bene. ripartendo dalle esperienze montessoriane, il metodo munari è tutt'oggi, riformato, riconosciuto e sperimentato.
Calcinato onora così un grande maestro del novecento, sensibile interprete del mondo dell'infanzia. dedicandogli un capannone prefabbicato in graniglia rosa.
realizzato a scomputo oneri.
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